Nulla da approfondire. Non ci sarà bisogno di eseguire l’autopsia sul corpo del bimbo di due anni e mezzo trovato morto in una vasca. La causa è annegamento.
Dopo l’ispezione del corpo effettuata dal medico legale Roberto Vaglio, la pm Maria Grazia Anastasia ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. Intanto l’area in cui si è consumata la tragedia, all’interno di una villetta di Contrada Ucceri, una traversa della strada statale 360, alla periferia di Taurisano, è stata posta sotto sequestro. Le lancette dell’orologio segnavano le ore 21 quando le urla della nonna, colei che ha ritrovato il bambino privo di vita nella piscina, hanno squarciato la tranquillità di una sera d’estate.
Tutto il vicinato le ha udite ed è accorso per vedere cosa fosse accaduto. Non sono mancati poi attimi di tensione all’interno della villetta, dove si trovava anche la madre del bambino. La piscina, realizzata in muratura grezza in mezzo al giardino, era larga circa tre metri per due e profonda un metro.
Il bambino, di 2 anni e 4 mesi, sarebbe scappato dall’attenzione dei genitori, pochi attimi di distrazione, ma che sono risultati fatali. Non si sa se volontariamente o per una disgrazia, il piccolo ci è finito dentro, annegando. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 di Casarano a bordo di un’ambulanza e di un’automedica, che hanno fatto il possibile per riportare in vita il piccolo, con una rianimazione durata per circa un’ora. Ma ogni tentativo si è rivelato vano, il bambino, che aveva anche un fratello gemello, non si è più ripreso. Al momento della tragedia, nell’abitazione di proprietà dei nonni paterni, c’erano la madre del bimbo e la nonna. Il fratellino e il padre erano fuori.
Per le indagini sono poi arrivati gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano, diretti dal vicequestore Salvatore Federico, insieme ai colleghi della scientifica. La madre del piccolo durante la notte è stata ascoltata in commissariato per ricostruire l’accaduto.
La salma del piccolo è stata trasferita in un primo momento presso la camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove ieri mattina è stata effettuata un’analisi esterna sul corpo, che però ha confermato quanto già, purtroppo, si sapeva. Come atto dovuto la procura di Lecce ha aperto un fascicolo di inchiesta, con l’ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, di omicidio colposo per omessa vigilanza. Una notizia che ha scosso l’intera comunità di Taurisano che si è subito stretta attorno alla sventurata famiglia.