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Bimba morta nel sonno a Taranto, indagate anche due dottoresse

Sale a quattro il numero degli indagati coinvolti nell'inchiesta della procura di Taranto chiamata a far luce sulla morte di una bimba di soli 40 giorni di vita, trovata sabato scorso priva di vita nel letto dove dormiva insieme ai genitori. Oggi pomeriggio, su ordine del pubblico ministero Enrico Bruschi, sarà eseguita l’autopsia sul corpicino…

Sale a quattro il numero degli indagati coinvolti nell’inchiesta della procura di Taranto chiamata a far luce sulla morte di una bimba di soli 40 giorni di vita, trovata sabato scorso priva di vita nel letto dove dormiva insieme ai genitori.

Oggi pomeriggio, su ordine del pubblico ministero Enrico Bruschi, sarà eseguita l’autopsia sul corpicino nella speranza che siano i medici a chiarire cosa ha ucciso la piccola e sopratutto se nell’evento ci sono responsabilità colpose.

Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati dei giovani genitori, quale atto dovuto per dare validità all’esame irripetibile, il pm ha inviato l’informazione di garanzia a due dottoresse, una è medico di base, l’altra pediatra. Nel caso delle due professioniste, si ipotizza responsabilità colposa per morte in ambito sanitario, mentre nel caso dei due genitori è stata messa nero su bianco l’ipotesi di omissione da cui sarebbe scaturito l’omicidio colposo.

Per la legge, infatti, non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a causarlo. Nei giorni scorsi gli agenti dell’ufficio prevenzione e soccorso pubblico hanno sequestrato alcuni oggetti nella camera da letto dove dormiva la bimba e notificato l’informazione di garanzia al padre, un tarantino di 23 anni e alla madre, di soli 18 anni.

Sotto chiave sono finiti il cellulare della giovane madre, un aspiramuco, un apparecchio aerosol, alcune confezioni di medicine che la piccola stava assumendo a causa di un raffreddore. Gli investigatori hanno già escluso si sia trattato di un evento volontario.

La piccola dormiva con i genitori. Tutte ancora valide le ipotesi: la bimba potrebbe essere soffocata a causa di un rigurgito o della conseguenza del forte raffreddore. Non esclude, tuttavia, anche l’ipotesi di morte in culla. I genitori, distrutti dalla terribile tragedia, si sono affidati all’avvocato Massimiliano Scavo per seguire l’inchiesta e chiarire qualsiasi responsabilità. Il pm Bruchi ha stabilito l’esecuzione di tutti gli esami e gli accertamenti per stabilire le cause della sua morte. La neonata era stata dimessa circa un mese fa dal reparto di neonatologia dell’ospedale Santissima Annunziata.

Sabato scorso, al risveglio, i due giovani genitori si sono accorti che la loro piccola non respirava. Subito hanno chiesto l’intervento del 118. Il personale medico ha trovato la neonata in arresto cardiocircolatorio. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare il corpicino della bimba, arrivata al pronto soccorso dell’ospedale già senza vita.

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