Avevano acquistato online il biglietto per accedere alla partita tra Lecce e Inter, giocata ad agosto e valida per la prima giornata del campionato di serie A, ma all’arrivo al “Via del Mare” non erano riusciti ad accedere allo stadio perché il lettore ottico non consentiva l’ingresso.
Stessa cosa è accaduta anche in occasione di altre partite, anche contro Milan e Juventus. Sono almeno 23, infatti, gli episodi ricostruiti dai finanzieri del Comando provinciale di Lecce nell’ambito di servizi per il contrasto al fenomeno del “bagarinaggio”, anche digitale che hanno portato alla denuncia di un cittadino del capoluogo salentino.
Stando a quanto ricostruito dai finanzieri, in indagini condotte con la collaborazione dell’Us Lecce e della società Vivaticket che gestisce il software di biglietteria elettronica, su alcuni biglietti cartacei erano presenti Qr code falsi.
È stato così scoperto un sistema di truffa e contraffazione dei tagliandi di accesso allo stadio a danno di ignari acquirenti.
Il presunto responsabile della truffa, attraverso nomi di fantasia e la creazione di un account di posta elettronica, riusciva a stabilire contatti sul market place di Facebook con i potenziali acquirenti per la compravendita di biglietti clonati relativi alle più importanti partite del Lecce. Il pagamento avveniva rigorosamente tramite sistemi atti a dissimulare la tracciabilità diretta del denaro, ovvero attraverso l’emissione di buoni regalo “non nominativi” emessi sulla piattaforma Amazon. Al termine della transazione l’account Facebook del venditore veniva di volta in volta disattivato.
