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Bari, scoperto un albergo che si spacciava per B&B: attività sospesa

Formalmente era un bed & breakfast ma si trattava in realtà di un vero e proprio albergo. È quanto hanno accertato gli agenti della polizia locale di Bari in una struttura che si trova in un quartiere a nord della città, la cui attività è stata ora sospesa. Pubblicizzata sul web come un b&b di…

Formalmente era un bed & breakfast ma si trattava in realtà di un vero e proprio albergo. È quanto hanno accertato gli agenti della polizia locale di Bari in una struttura che si trova in un quartiere a nord della città, la cui attività è stata ora sospesa. Pubblicizzata sul web come un b&b di lusso, la struttura aveva tutte le caratteristiche di un hotel a partire dal numero di stanze a disposizione dei turisti (complessivamente dieci, a fronte delle quattro previste per i bed & breakfast). C’erano poi un solarium completo di vasca idromassaggio, un ristorante e un bar.

Il b&b, inoltre, non era stato iscritto al registro regionale delle strutture ricettive della Puglia e, pertanto, non aveva il Codice identificativo della strutura (Cis). Nelle camere, inoltre, non c’era alcuna comunicazione agli utenti relativa ai prezzi delle stanze né traccia del regolamento PayTourist in italiano e in inglese. Al titolare, infine, è stata anche contestata la mancata esposizione di inizio attività (Scia).

Parlano il sindaco e gli assessori

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha espresso soddisfazione per l’attività della Polizia Locale, sottolineando l’importanza di contrastare l’abusivismo nel settore ricettivo. «L’abusivismo non solo compromette la qualità dei servizi offerti ma crea anche una concorrenza sleale rispetto alle attività regolari», ha dichiarato il primo cittadino.

L’assessora alla Polizia Locale, Carla Palone, ha evidenziato l’impegno costante dell’amministrazione nel tutelare gli operatori turistici che operano nel rispetto delle regole. «Dall’inizio dell’anno la task force contro l’abusivismo ricettivo sta ottenendo risultati concreti», ha affermato.

L’assessore al Turismo, Pietro Petruzzelli, ha sottolineato l’importanza della tassa di soggiorno, che grazie ai controlli sulle strutture irregolari, potrà essere destinata a migliorare i servizi turistici della città. «Puntiamo a una politica del turismo che consolidi i numeri degli arrivi e non si basi esclusivamente sul passaparola», ha concluso. Grazie all’intensificazione dei controlli, le strutture ricettive registrate regolarmente sono aumentate considerevolmente, passando da 1900 a 3100 dall’inizio dell’anno.

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