Bari, rifiutano le richieste sessuali: due ragazze sequestrate e picchiate al San Paolo

L’appuntamento per cena, a casa dei due coetanei, per una serata romantica. O almeno così credevano. Perché la serata a quattro, in un appartamento del quartiere San Paolo, si è trasformata nel peggiore incubo: sequestrate, picchiate e rapinate del telefono, fino a quando una delle due non è riuscita a scappare e, una volta per strada, a fermare una Volante.

È iniziata allora la salvezza per due 27enni della zona, che sono rimaste per ora segregate da due coetanei, con i quali avevano organizzato una serata in casa. Secondo quanto poi ricostruito dagli agenti della sezione Volanti della Questura di Bari, le due ragazze avrebbero cenato, poi ogni coppia si sarebbe appartata in una stanza. Fin lì, nulla di anomalo. Poi però sono cominciati i problemi, quando i due hanno preteso che le ragazze si sottoponessero ad altri tipi di rapporti sessuali.

Loro hanno rifiutato e sono cominciate le violenze. Le hanno picchiate, togliendo loro il telefono, e segregate nell’appartamento. Ma una delle due è riuscita a scappare e ha chiesto aiuto alla polizia, di passaggio in quel momento. Così gli agenti sono intervenuti nell’appartamento liberando anche l’altra ragazza e recuperando i due telefoni cellulari. Poi accertamenti e interrogatori hanno completato il quadro. I ragazzi sono stati sottoposti a fermo, convalidato nei giorni scorsi dal gip del tribunale di Bari.

La dinamica dell’aggressione ricorda tragicamente un episodio simile accaduto ad agosto del 2022 al quartiere Libertà di Bari. Due studentesse francesi, a Bari per l’Erasmus, avevano conosciuto due ragazzi per strada e li avevano seguito nell’appartamento di uno dei due, un 21enne. L’altro poi aveva preferito andare via. Anche in quel caso, era scattata la violenza, la sopraffazione, i telefoni portati via e una delle due ragazze che era riuscita a scappare. Anche allora, fortunatamente, l’incontro con i poliziotti per strada e la liberazione per entrambe. Quel ragazzo, poi, fu arrestato e processato. A luglio scorso, il 21enne è stato condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione e al risarcimento nei confronti delle ragazze, per 10mila euro ciascuna.

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