I pescatori delle marinerie pugliesi che da questa mattina protestano contro il caro-gasolio hanno invaso la carreggiata di accesso al varco portuale di Bari.
Ad impedire loro di attraversare la strada e quindi di bloccare l’ingresso del porto sono poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli.
«Siamo padri di famiglia, siamo esasperati, chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poter lavorare e dar da mangiare ai nostri figli» dicono, con striscioni e megafoni.
Gli animi si sono un po’ scaldati per qualche minuto ma, dopo una breve interlocuzione con gli agenti della Digos, i manifestanti hanno sciolto il cordone davanti alle forze dell’ordine. Intanto una delegazione di pescatori di Manfredonia si è spostata nel palazzo della Regione per incontrare il dirigente del dipartimento Agricoltura Gianluca Nardone, il vicecapo di gabinetto Domenico De Santis. Si collegherà l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia.