Bari, neonata morì per un ritardo nel parto cesareo: assolti i medici del “Di Venere”

La Corte di Cassazione ha messo la parola fine su una triste vicenda che cosse l’opinione pubblica: i due ginecologi coinvolti nella morte di una neonata all’ospedale “Di Venere” di Bari sono stati definitivamente assolti dall’accusa di omicidio colposo.

La vicenda

Nel 2016, una neonata morì a causa di un ritardo nel parto cesareo, imputato ad un presunto litigio tra medici. Le indagini avevano portato all’accusa di omicidio colposo per i due ginecologi e per l’anestesista, ma la vicenda si è conclusa con una serie di assoluzioni e annullamenti.

La sentenza

La Suprema Corte ha giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale, confermando così le sentenze di assoluzione emesse in precedenza dai giudici di primo e secondo grado. Per l’anestesista, il reato è stato dichiarato prescritto, mentre la condanna al risarcimento danni nei confronti dell’allora primario di Chirurgia generale è stata annullata e rinviata ad un nuovo giudizio.

Nonostante le assoluzioni, resta il dolore dei genitori della piccola, che hanno perso la loro bambina e sono stati risarciti dalla Asl con 400mila euro.

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