Rientrerebbe nell’ambito della faida tra il clan Strisciuglio e membri della famiglia Vavalle l’agguato a colpi di pistola compiuto ai danni di un minorenne in piazza Europa nel quartiere San Paolo di Bari il 30 luglio del 2022.
È quanto emerso durante le indagini che hanno portato all’arresto di due giovani, di 23 e 28 anni, accusati di lesioni personali aggravate in concorso e porto illegale di armi, esplosioni pericolose. Tutti reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
La vittima, oggi 20enne ma all’epoca dei fatti ancora minorenne, si trovava in piazza Europa insieme ad alcuni coetanei quando fu raggiunto da un “commando” costituito da tre persone che, in sella a una moto e a volto scoperto, spararono e ferirono alla gamba il minorenne, incuranti della presenza in piazza di altre persone, tra cui bambini. Dopo la sparatoria, la vittima fu trasportata dalla madre al pronto soccorso dove gli fu diagnosticata una ferita all’anca e alla coscia sinistra con una prognosi di venti giorni.
I militari sono arrivati a identificare i presunti autori dell’agguato attraverso i sistemi di videosorveglianza e le intercettazioni telefoniche. I due arrestati (il 23enne, in particolare, è già detenuto nel carcere di Lecce per altra causa mentre il 28enne è già sottoposto a sorveglianza speciale) sarebbero vicini al clan Strisciuglio del quartiere San Paolo. Un terzo giovane è indagato.
Stando a quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri l’agguato rientrerebbe nella faida, scoppiata nell’estate del 2022, tra il clan Strisciuglio e membri della famiglia Vavalle, storicamente autonoma. In risposta al ferimento del minorenne, il 22 agosto dello stesso anno, i fratelli Giuseppe e Francesco Vavalle avrebbero teso un agguato a Domenico Franco, figura di spicco del clan Strisciuglio, all’interno del proprio bar “Gran Caffè”, alla presenza del 20enne ferito nel precedente agguato. Per questo episodio quattro membri della famiglia Vavalle furono fermati.
L’operazione che ha portato all’arresto dei due giovani è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Bari San Paolo che hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip del tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.