Bari, minicar si ribalta e prende fuoco: indagini per individuare i responsabili

A fuoco una microcar della Pinkyrent, l’azienda che si occupa del servizio di car sharing cittadino avviato appena una settimana fa. A causare il sinistro sarebbero stati alcuni ragazzi che, nella notte tra lunedì e martedì, nel parcheggio antistante lo stadio San Nicola, avrebbero fatto ribaltare l’auto elettrica, che avrebbe poi preso fuoco.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno avviato indagini. Escluso il guasto tecnico, non è ancora chiaro se si sia trattato di un atto vandalico o di un incidente avvenuto in modo casuale per guida scorretta. Come non è chiaro quante persone fossero a bordo del mezzo, trovato quasi completamente carbonizzato. Dal comando di via Aquilino fanno sapere che sono ancora in corso gli accertamenti del caso.

«Questa mattina presto – hanno comunicato ieri dalla Pinkyrent – abbiamo ricevuto la segnalazione di un sinistro verificatosi nei pressi dello stadio San Nicola. Abbiamo provveduto a inviare, come previsto dalla nostra procedura in questi casi, il servizio di recupero mezzi tramite Aci. Al momento del nostro intervento erano presenti sul luogo dell’incidente gli agenti della polizia municipale», hanno specificato dall’azienda milanese, aggiungendo: «Abbiamo già fatto le prime verifiche e la minicar risulta noleggiata da una persona maggiorenne, regolarmente registrata al servizio e in possesso di patente in corso di validità». Continuano nel frattempo gli accertamenti sulla dinamica dell’accaduto: «Stiamo recuperando e analizzando tutte le informazioni raccolte dall’Iot e dal Gps e che metteremo presto a disposizione delle autorità e del Comune di Bari», fanno sapere dall’azienda.

In città ci sono attualmente altre 19 minicar elettriche che la Pinkyrent ha messo a disposizione dei baresi con l’intenzione di arrivare presto a quota 50. A queste si aggiungeranno cento scooter full electric e cinque colonnine per la ricarica dei mezzi. Tutti i veicoli potranno parcheggiare gratuitamente negli spazi delimitati dalle strisce blu, Zsr comprese. Al momento, ad eccezione di questo singolo episodio (su cui bisognerà comunque fare luce), i baresi sembrano aver accolto bene l’iniziativa della startup lombarda: si pensi che solo nei primi quattro giorni dall’attivazione del servizio di mobilità condivisa gli iscritti sono stati oltre 2.300. Un numero che è destinato a crescere.

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