Bari, minacce e danneggiamento alla Cgil. La Procura: «Matrice terroristica»

Minacce e danneggiamento: sono i due reati, per ora, che la Procura ha iscritto come intestazione del fascicolo d’inchiesta sul grave episodio di vandalismo ai danni della sede Cgil Bari, in via Loiacono, al quartiere Japigia. Un episodio, quello del 18 gennaio scorso, che presenta profili preoccupanti.

La denuncia, presentata in Procura dalla segretaria generale, Gigia Bucci, è punto di origine di un’inchiesta coordinata dal procuratore capo Roberto Rossi, dall’aggiunto (coordinatore della Dda) Francesco Giannella e dal pm Ignazio Abbadessa.

Le indagini, affidate agli agenti della Polizia postale e a quelli della Digos, puntano a far luce sulle scritte no vax e le frasi che inneggiano a una lotta contro il sindacato, dipinte con la vernice rossa sui muri. Le stesse scritte che negli ultimi mesi sono comparse più volte dinanzi agli hub vaccinali e in altri punti della città, tutte riconducibili a un unico gruppo sovversivo inneggiante alla lotta contro il governo e all’obbligo di vaccinazione. Per questo, le indagini sono affidate agli stessi investigatori che già hanno indagato sulla matrice eversiva del fenomeno, intervenendo per identificare i promotori.

Nei giorni scorsi sono state acquisite le immagini della videosorveglianza di esercizi commerciali nei pressi del sindacato, ritenendone però una parte inutilizzabili, perché si tratta di impianti che non conservano copia delle registrazioni. Per questo ne stanno acquisendo altre, che potrebbero dare una svolta alle indagini.

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