Bari, metano fuori controllo: superata la soglia dei 3 euro

La corsa del prezzo del Gas non si ferma e schizzano alle stelle anche i costi del metano per il rifornimento delle automobili. A Bari il prezzo medio è di 1,899 euro ma in molte stazioni di rifornimento si toccano picchi che superano i tre euro al chilo. Su via Nazionale e in via Tatarella la tariffa è di 3,299 euro, in via Gentile il costo si attesta sui 2,999 euro. Una oscillazione in linea con il resto d’Italia: secondo i dati forniti dall’Osservatorio prezzi del Ministero per lo sviluppo economico elaborati da Quotidiano Energia, al 26 agosto (ultima rilevazione) i prezzi medi del metano praticati dalle principali compagnie oscillano tra i 2,438 e i 2,872 euro al kg.

A differenza di quello che accade per benzina e gasolio, le variazioni del prezzo del metano sono così evidenti anche a causa del tipo di contratto che i distributori firmano per la fornitura del gas. Alcuni hanno accordi più lunghi, anche di durata biennale, mentre altri non vanno oltre i 12 mesi o meno, circostanza che li espone maggiormente alle fluttuazioni del mercato. Inoltre in Italia i distributori di metano sono in totale circa 1500, a fronte di oltre 20 mila stazioni di servizio per gli altri carburanti. Una situazione che non favorisce l’applicazione di prezzi molto concorrenziali.

«Un chilo di gas nello stesso periodo dello scorso anno lo pagavamo 27 euro. Oggi viene venduto a oltre 300 – spiega Antonio Pinto di Confconsumatori – Questa follia nel prezzo genera necessariamente degli aumenti. L’unica soluzione è un intervento della politica, non a caso il 7 settembre i ministri Europei si riuniranno proprio per discutere se mettere un tetto almeno per governare la volatilità dei prezzi».

Nel frattempo a livello internazionale il prezzo del gas ha stabilito il record di 339 euro al megawattora nelle quotazioni al ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa. Ma non è solo il metano a preoccupare. Dopo una breve tregua sui prezzi anche benzina e diesel hanno ricominciato a salire. Nonostante il Governo abbia prorogato il taglio delle accise sui carburanti di 30,5 centesimi di euro fino al 20 settembre.

Il prezzo alla pompa di benzina, diesel e Gpl è dato dalla somma di tre componenti: il costo netto, l’accisa fissa e l’Iva al 22% calcolata sulla somma di netto e di accisa. Il 20 settembre, quando scadrà il taglio delle accise, potrebbe verificarsi un rialzo immediato dei listini, con la benzina che schizzerebbe, secondo le previsioni, automaticamente a 2,054 euro al litro e 2,049 euro al litro il gasolio.

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