Una maxi rissa è scoppiata, stamattina, nel carcere minorile “Fornelli” di Bari tra un detenuti italiani e stranieri che si sarebbero affrontati a colpi di spranghe di ferro e materiale “cannibalizzato” dalla palestra della struttura. Due agenti, nel tentativo di separare i due gruppi, sono rimasti feriti e hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso.
A riferirlo è il segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Federico Pilagatti, che evidenzia come, qualche giorno fa, all’interno della struttura è stato appiccato un incendio.
Pilagatti parla di una situazione «quasi peggiore delle carceri per adulti» sottolineando che «l’incendiario delle scorse settimane e altri violenti di oggi erano passati da Milano dove avevano devastato tutto per poi fermarsi qualche giorno a Roma, giusto il tempo di una piccola rivolta, per poi approdare al carcere minorile di Bari per cercare di vincere il grande slam delle rivolte (manca Palermo)».
Il Sappe, ricorda Pilagatti, «aveva previsto tutto e aveva chiesto all’amministrazione penitenziaria dei minori, che in maniera irresponsabile non fa altro che trasferire da un istituto all’altro i ragazzi che si macchiano di queste situazioni che meriterebbero punizioni che alla fine non ci sono mai, di pensare anche a riempire il buco della carenza di poliziotti che si è fatto molto grande».
A Bari sono presenti 36 detenuti, «un numero più alto di quelli che può ospitare, tanto da doverli sistemare in stanze con letti a castello». I poliziotti penitenziari in servizio dovrebbero essere più di 40 ma ce ne sono meno di una ventina «compresi quelli impiegati in compiti amministrativi, a cui si dovrebbero aggiungere non più di 5 unità a breve».
Il Sappe «chiede che si proceda con un immediato sfollamento del Fornelli dei detenuti facinorosi, nonché con l’invio urgente presso la struttura minorile di almeno altre dieci unità in aggiunta a quelle previste per far fronte alla situazione e garantire la sicurezza del carcere nonché dei ristretti».
