Bari, la morte di Cappelluti forse a causa dell’asfalto: ora indaga la Procura

Saranno probabilmente le immagini delle telecamere di videosorveglianza, acquisite dagli agenti della polizia locale di Bari, a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente che lo scorso giovedì ha visto coinvolto il 17enne Matteo Cappelluti. Sul tragico incidente, la procura di Bari ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti per verificare la dinamica della caduta e l’eventuale nesso con lo stato dissestato della strada.

Il ragazzo è deceduto venerdì sera a seguito delle lesioni riportate nella caduta, dopo due giorni di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Di Venere di Bari. In attesa dei funerali di domani pomeriggio, si è intanto concluso ieri il prelievo di organi e tessuti dal ragazzo, dopo che la famiglia aveva dato il consenso alla donazione, seppure in un momento di profondo dolore, come atto di generosità e solidarietà, rispettando lo spirito e l’animo del loro congiunto e dando esempio di grande civiltà.

E proprio le condizioni dell’asfalto su corso Alcide De Gasperi, dove Matteo ha perso il controllo del proprio mezzo mentre tornava a casa, sono finite al centro delle polemiche da parte di residenti e cittadini, ancora scossi dall’episodio. «Io non voglio dare la colpa a nessuno, non conosco le dinamiche, ma chi va in moto sa benissimo quali sono le condizioni del manto stradale – spiega Valentino – soprattutto su quella via e quanto sia complicato guidare tra buche, dossi, cellulari, e distrazioni». «Abito su quella strada – aggiunge Franco Spagnuolo – È un’assurdità il modo in cui è stata lasciata. Non è possibile non pensare a rendere meno pericolosa una via di largo passaggio.

Nessuno potrà rispondere che “i lavori erano in corso”. Guarda caso dopo l’incidente è stato tutto transennato a dovere e posto sotto sequestro». Diversi gli appelli che arrivano dai cittadini affinché si possa aggiustare la strada e prevenire qualsiasi incidente simile. «Devono assolutamente aggiustare l’asfalto – commenta Daniela Abbrescia – È sempre stata una strada dissestata e pericolosa».

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