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Bari, è allarme al quartiere Libertà: altre due aggressioni. È caccia al branco xenofobo

Si muovono in branco, incappucciati e vestiti di nero, si muovono col buio e aggrediscono extracomunitari innocenti, con la sola colpa di abitare al quartiere Libertà. È la nuova emergenza criminale, con la quale devono confrontarsi gli agenti della sezione Volanti della Questura di Bari. Il fatto Il primo episodio, ma non l’ultimo, si è…

Si muovono in branco, incappucciati e vestiti di nero, si muovono col buio e aggrediscono extracomunitari innocenti, con la sola colpa di abitare al quartiere Libertà. È la nuova emergenza criminale, con la quale devono confrontarsi gli agenti della sezione Volanti della Questura di Bari.

Il fatto

Il primo episodio, ma non l’ultimo, si è verificato il 31 ottobre sullo spiazzo nei pressi del Redentore, dove in cinque hanno aggredito e picchiato violentemente, con pugni e calci, un cittadino straniero, mentre qualcun altro filmava quei minuti di brutalità. L’episodio era stato denunciato su Facebook dal consigliere di Fratelli d’Italia Luca Bratta. E da tanti era stato considerato una delle tante follie della notte di Halloween, visto che la città di Bari non è nuova a circostanze del genere.

Gli altri episodi

Ma purtroppo i fatti hanno dimostrato che non si è trattato di un caso isolato: la sera dopo e tre sere dopo ancora, cinque persone sempre a volto coperto e vestite di nero, presumibilmente le stesse del 31 ottobre, hanno colpito ancora. Venerdì è accaduto in via Manzoni, angolo via Crisanzio, non distante dal primo caso: un cittadino del Bangladesh, un 44enne con regolare permesso di soggiorno, è stato circondato dai cinque e picchiato senza ragione, mentre ridevano e parlavano con evidente accento barese. Il bengalese, picchiato alla testa e soccorso da un connazionale che stava rientrando a casa e da un agente fuori servizio, è stato medicato al pronto soccorso del Policlinico di Bari per un trauma cranico, contusioni all’anca, al ginocchio e al bacino, e giudicato guaribile in una settimana.

E ancora, due giorni dopo, la stessa sorte è toccata a due giovani pakistani che stavano rientrando a casa.

Le indagini

I tre casi, che mostrano pericolose similitudini e potrebbero evidenziare il carattere xenofobo delle aggressioni, sono all’attenzione degli agenti della sezione Volanti della Questura di Bari, che hanno interrogato i feriti e acquisito le immagini della videosorveglianza della zona. Di certo, il fatto che fossero a volto coperto non aiuta nell’identificazione ma alcuni particolari descritti dalle vittime, relativi all’età (sarebbero tutti giovanissimi) e all’aspetto fisico, avrebbero già indirizzato gli inquirenti verso alcuni ragazzi, minorenni o neo maggiorenni residenti nel quartiere e già noti alle forze dell’ordine per altre circostanze.

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