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Bari, da via Tramonte a strada del Torrente: al quartiere San Paolo è emergenza sicurezza

Da via Tramonte, dove giovedì un uomo di 74 anni è morto dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, a strada rurale del Torrente, dove un mese fa un ragazzo è rimasto ucciso in un incidente stradale. Tra limiti di velocità non rispettati e perenni guasti alla pubblica illuminazione, la sicurezza stradale nel…

Da via Tramonte, dove giovedì un uomo di 74 anni è morto dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, a strada rurale del Torrente, dove un mese fa un ragazzo è rimasto ucciso in un incidente stradale.

Tra limiti di velocità non rispettati e perenni guasti alla pubblica illuminazione, la sicurezza stradale nel quartiere San Paolo assume i contorni di un’emergenza. A riaprire la questione è proprio l’ultimo caso di morte sull’asfalto, quello di Carlo D’Addario. Il 74enne, travolto da un’auto, è morto sul colpo giovedì attorno alle 17 mentre portava il cane a spasso. I residenti hanno subito puntato il dito contro gli “spericolati dell’asfalto”.

In pratica, in via Tramonte, si arriva da due rotonde, poste alle estremità dell’arteria stradale e che la congiungono a via Lonero da una parte e alla Sp 97 e via Granieri dall’altra. Sono strade ad alto scorrimento, e i conducenti, stando alle testimonianze raccolte, non hanno benché minima intenzione di rallentare prima di imboccare la strada dove Carlo D’Addario ha perso la vita.

La stessa via Tramonte è stata oggetto di una segnalazione, all’inizio di ottobre, per il ripristino dell’illuminazione pubblica. Problema risolto, a quanto si apprende, nel giro di pochi giorni. Ma i lampioni presenti risultano insufficienti ai tanti pedoni che quotidianamente percorrono la strada, soprattutto a causa del fenomeno, sopra segnalato, degli spericolati dell’asfalto.

Più grave ancora la situazione in strada rurale del Torrente, dove l’8 ottobre scorso è morto un 15enne in sella alla sua moto. Qui regna sovrana la vegetazione incolta, che rende ancora più difficile muoversi in una strada poco illuminata e molto stretta. Tra l’altro, due anni fa, il Municipio 3 ha approvato un programma di rigenerazione della strada, che prevedeva non solo l’allargamento della stessa, ma anche la realizzazione di una pista ciclabile. Progetto, però, arenatosi nei cavilli burocratici, soprattutto a causa dei numerosi espropri da effettuare.

La lista delle strade poco sicure è più lunga di questa. Una situazione monitorata dal Comune ma che fa luce sulla sicurezza stradale dell’intero rione.

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