Bari, condannato per droga il giovane boss: «È lui che comanda tutto al San Paolo»

Una carriera criminale rapidissima e in rapida ascesa, come raccontano di lui i collaboratori di giustizia. A prescindere da arresti e condanne. Nicolas Primavera, non ancora 24enne, è considerato da tutti, lui incluso, il nuovo boss del quartiere San Paolo, quello insomma che comanda, il leader del clan Strisciuglio, che tiene le redini in attesa che dal carcere escano i più “grandi”.

Ma intanto in cella si trova lui, per aver riportato ieri l’ennesima condanna, per spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante fosse agli arresti domiciliari per un’altra vicenda, relativa ad una tentata estorsione (condannato in appello a un anno e 8 mesi), è stato sorpreso dai carabinieri in possesso di 122 grammi di cocaina purissima che, se tagliata, avrebbe prodotto 663 dosi. Trovati anche 25 grammi (da cui si possono ricavare 303 dosi) di hashish, materiale per il confezionamento e 610 euro in contanti.

Per lui, a quel punto, la misura è stata aggravata ed è stato portato in carcere. Presente ieri all’udienza per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, assistito dall’avvocato Nicola Quaranta, non ha battuto ciglio quando il pm antimafia Fabio Buquicchio ne ha elencato le “gesta”, prima di richiedere la condanna a 9 anni di reclusione, con la formula del rito abbreviato. Richiesta accolta solo in parte dal gup Giuseppe Battista, che lo ha invece condannato a 6 anni e 4 mesi.

Di Nicolas Primavera aveva parlato un anno fa Donato, detto “Dino” Telegrafo, che assieme a suo fratello Arcangelo aveva comandato sul quartiere e che, qualche mese dopo di lui, aveva poi deciso di pentirsi. Ad agosto scorso, ne aveva ampiamente parlato con gli inquirenti, raccontando che Nicolas Primavera «gestisce la piazza di cocaina in particolare, è lui il referente sul quartiere San Paolo. Lui è stato uno dei vertici assieme a noi già dal 2019 – aveva proseguito Telegrafo – da quando sono uscito io. Lui acquista la droga, lui fa tutto, prende decisioni, chi deve campare, chi deve morire».

E questo in virtù del suo grado di affiliazione elevato, la “quinta”, nonostante la giovanissima età: «Ha partecipato a un sacco di azioni assieme a me – spiega Dino Telegrafo – Quando stavo fuori e pure quando stavo in carcere». E ancora: «Nicolas Primavera fa tutto, fa conti, distribuisce droga, pure che sta ai domiciliari, col braccialetto, fa tutto. Nicolas è il responsabile sul quartiere San Paolo e Palo del colle, e Libertà. È lui che gestisce tutto, è lui il capo attualmente di tutto per conto di Ruta Alessandro e Tritto Giovanni su vari quartieri di Bari. È lui che rifornisce la droga a tutti, sia affiliati e non affiliati del San Paolo. È lui che detiene molte armi, è lui la cassa del clan, fa tutto lui».

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