Domenico De Pasquale, meglio conosciuto come Mingo, per anni inviato e partner artistico di Fabio nel celebre programma televisivo Mediaset “Striscia la Notizia“, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per calunnia e diffamazione aggravata nei confronti di un investigatore barese, in servizio alla Procura di Bari. Stessa condanna è stata disposta dal giudice monocratico di Bari, Mario Mastromatteo, nei confronti della moglie di Mingo, Corinna Martino (amministratore unico della Mec Produzioni srl, di cui il marito era socio).
I due dovranno anche risarcire la parte con 25mila euro, oltre alle spese processuali. La vicenda è quella che segue all’inchiesta che li travolse e che si concluse nel dicembre 2020 con la condanna alla pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione per i reati di truffa, falso e diffamazione. Stando all’ipotesi accusatoria Mingo, ex inviato barese di Striscia la Notizia, avrebbe truffato Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare alcuni servizi relativi a fatti inventati ma spacciati per veri, e facendosi anche rimborsare costi non dovuti per figuranti e attori.
A seguito dello scandalo, avrebbero accusato l’investigatore barese di aver manipolato gli atti e fatto pressioni sui testimoni. Da qui, poi, la denuncia nei loro confronti per calunnia e diffamazione. Mingo era stato condannato anche per aver diffamato, nel 2015, gli autori di Striscia la Notizia, accusandoli di essere gli “ideatori dei falsi servizi”.