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Bari, clochard accoltellato mentre aspetta i pasti: «Forse dissapori personali»

Era in attesa della distribuzione dei pasti con altri senza fissa dimora, quando è stato raggiunto da una coltellata al fianco. La vittima dell’aggressione è un clochard di nome Nicola, italiano di 47 anni. Il fatto è avvenuto vicino ai gazebo in piazza Balenzano, nel quartiere Madonnella, non lontano dalla caserma dei Carabinieri di via…

Era in attesa della distribuzione dei pasti con altri senza fissa dimora, quando è stato raggiunto da una coltellata al fianco. La vittima dell’aggressione è un clochard di nome Nicola, italiano di 47 anni. Il fatto è avvenuto vicino ai gazebo in piazza Balenzano, nel quartiere Madonnella, non lontano dalla caserma dei Carabinieri di via Tanzi.

Dopo essere stato soccorso dal 118, l’uomo è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari, dove lo hanno intubato e da ieri è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva. Sull’episodio sono ancora in corso le indagini degli agenti della Polizia di stato. Ma secondo le prime ricostruzioni il senza tetto sarebbe stato accoltellato alla schiena all’altezza del polmone destro.

Quando sono arrivati i soccorsi era cosciente, ma perdeva molto sangue e non è stato in grado di fornire elementi sufficienti agli agenti per identificare il suo aggressore. «Nicola noi lo conosciamo molto bene, è uno dei nostri amici che assistiamo e con lui ci intratteniamo spesso la sera – racconta Michele Tataranni dell’associazione InConTra, che proprio sotto i gazebo di piazza Balenzano si occupa, insieme agli altri volontari, di distribuire i pasti ai senza fissa dimora – siamo rimasti scossi e sconvolti perché l’aggressione è avvenuta proprio vicino al nostro gazebo poco prima che arrivassero i volontari».

Verso le 12 i membri dell’associazione iniziano la loro giornata di assistenza aprendo il caffè letterario e il bar dove i senza fissa dimora e chi ha bisogno, possono recarsi per aspettare la distribuzione del pranzo. «Quando siamo arrivati ci siamo trovati di fronte allo sgomento e al panico delle altre persone che erano lì – continua Tataranni – L’episodio è avvenuto all’improvviso poco prima di mezzogiorno, mentre i nostri amici stavano aspettando che arrivassimo noi. Molto probabilmente l’aggressione si è verificata a causa di una lite pregressa tra Nicola e l’altra persona che però non sappiamo chi sia. Purtroppo quando queste persone si trovano da sole per strada non sappiamo che cosa succede tra di loro e per quali motivi sorgono contrasti e liti».

Quando ci sono i volontari al lavoro è raro che si verifichino episodi del genere, si cerca di mantenere un clima il più possibile tranquillo «Qui da noi sanno bene che non accettiamo nessuna forma di violenza o discussioni. È la nostra prima regola – ribadisce Tataranni – Se per caso scoppiano delle liti i nostri volontari smorzano la situazione. Cerchiamo di prendere da parte le persone e di risolvere con calma i problemi. Infatti è raro che capitino episodi del genere. Abbiamo provato a chiedere ai testimoni oculari cosa fosse successo, ma non si sono sbottonati più di tanto. So che Nicola è ricoverato al Policlinico e che la prognosi non è buona, andrò a trovarlo in ospedale. ci sono rimasto male perché è veramente un amico di tutti».

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