La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza con la quale il 4 febbraio scorso il Tribunale del Riesame di Bari aveva rigettato l’appello della Procura che chiedeva la detenzione in carcere per Giovanni Miniello, il ginecologo barese finito agli arresti il 30 novembre 2021 per violenza sessuale aggravata nei confronti di due pazienti per aver abusato di loro durante le visite (il medico è tornato libero ed è stato interdetto il 22 aprile 2022).
I giudici baresi dovranno quindi rivalutare quel provvedimento sugli aspetti che la Cassazione indicherà e che non sono ancora noti. L’udienza si è celebrata due giorni fa e per il momento i giudici hanno depositato solo il dispositivo. La Procura aveva fatto ricorso su diverse questioni, non soltanto sulla misura cautelare, ma anche sulla sussistenza delle accuse di tentata violenza sessuale relative alle proposte di rapporti sessuali come cura per il papillomavirus e per prevenire il tumore dell’utero e sulla tardività di alcune querele, perché diverse donne hanno denunciato anni dopo i fatti.
«Prima di leggere le motivazioni non è possibile esprimere alcun utile giudizio sulla decisione della Cassazione», commentano i difensori di Miniello, gli avvocati Roberto Eustachio Sisto e Italia Mendicini (studio Fps). Nei giorni scorsi, intanto, la Procura ha chiuso le indagini, contestando al ginecologo barese episodi di violenza sessuale tentata e consumata ai danni di 20 ex pazienti e lesioni personali aggravate per un «disturbo da stress post traumatico» causato ad alcune di quelle donne.