Bari, 69enne morì dopo un intervento: dopo 10 anni il reato è prescritto, ma il medico risarcirà i figli

A dieci anni dalla morte del 69enne Onofrio Scardicchio, ex dirigente della Regione Puglia deceduto dopo un intervento per colecisti, la Corte di Appello di Bari ha dichiarato la prescrizione del reato di omicidio colposo di cui era accusato il medico barese Corrado Minervini (condannato in primo grado con rito abbreviato a 1 anno di reclusione con pena sospesa).

I giudici hanno confermato le statuizioni civili e quindi il risarcimento dei danni nei confronti delle parti costituite: i figli della vittima.

Il 69enne, ricoverato nel novembre 2012 nell’ospedale San Paolo di Bari, sarebbe morto a causa di una emorragia non diagnosticata dopo un intervento per colecisti.

Nei confronti degli altri due medici ritenuti responsabili della morte di Scardicchio e condannati in primo grado con rito ordinario alla pena, sospesa, di otto mesi di reclusione, Michele Demundo e Giuseppe Gozzo, il processo di appello è iniziato il 5 maggio scorso.

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