Bare e rifiuti a cielo aperto nel cimitero di Taviano. Sono diventate virali sui social le immagini di una specie di discarica all’interno dell’area cimiteriale, in barba alle norme igieniche e sanitarie. «Polveri sottili che vengono respirare da tutti che probabilmente vanno anche a depositarsi, per via del vento, sui terreni retrostanti dove vi sono piantagioni di ortaggi. Spero che chi è preposto a vigilare a tutto ciò prenda subito provvedimenti e rimedi a questo scempio», commentava l’autore di un breve video postato su Facebook.
Quelle immagini che hanno fatto il giro del web sono giunte in breve sotto gli occhi del sindaco, Giuseppe Tanisi, che in breve tempo ha fatto mettere in sicurezza l’area interessata, commentando quanto accaduto. «Nel cimitero comunale siamo in una fase straordinaria di estumulazioni che sta interessando non soltanto i loculi comunali, ma anche quelli delle due cappelle confraternali. Quotidianamente dobbiamo affrontare il problema non facile della mancanza di loculi a cui necessariamente dobbiamo trovare soluzioni. Le foto ed i video diffusi sono stati fatti dopo aver rimosso il segnale di divieto di accesso e la grata in ferro che delimitava uno spazio riservato del cimitero, adibito alla lavorazione dei rifiuti speciali da estumulazione e per tale ragione inaccessibile al pubblico e protetto da recinzione e rete oscurante». Secondo il sindaco, dunque, chi ha girato quei video avrebbe trasgredito il divieto, rimuovendo il segnale di interdizione all’accesso, aprendo la grata di protezione per poi registrare il video.
Non si sarebbe soltanto violato un luogo inibito per lavori, ma «è stato profanato un luogo sacro e oltraggiato i nostri cari defunti che meritano rispetto sempre. Un atto sporco e vile di sciacallaggio politico». Ma per l’autore del video, sarebbe stato profanato alcun luogo sacro, ma bensì messo in evidenza soltanto una presunta discarica abusiva di rifiuti speciali. Il primo cittadino ha poi segnalato quanto documentato alle forze dell’ordine e agli organi preposti. Intanto, in breve tempo, chi di competenza è intervenuto chiudendo con un lucchetto la recinzione, posta a ridosso del luogo in cui sono accatastati dei rifiuti derivanti dai lavori in corso all’interno del cimitero per la realizzazione di nuovi loculi.