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Cronaca

Barca distrutta da una bomba. A Torre a mare torna la paura

Torna la paura tra i pescatori di Torre a Mare. Nella notte tra lunedì e ieri la barca di un pescatore del luogo è stata quasi distrutta a seguito dell’esplosione di una bomba carta.

L’episodio è avvenuto poco prima di mezzanotte e per fortuna, data l’ora, non ha causato feriti. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica che, insieme con i colleghi della locale, stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per cercare di identificare gli autori del gesto. Dalle testimonianze iniziali si sarebbe trattato di una ragazzata, cosa presto smentita dalla visione delle prime immagini che, anche se poco chiare, avrebbero mostrato due uomini scendere dall’imbarcazione e accendere la miccia che, poco dopo, avrebbe fatto esplodere la bomba distruggendo la poppa del natante.
La barca – che si trovava a riva per delle operazioni di manutenzione – è stata gravemente danneggiata ed è praticamente inutilizzabile. Il danno stimato è di oltre 3mila euro, tanto che il proprietario ha detto che non provvederà a farla riparare: «Oramai è da buttare – dice Giovanni, 60 anni – Anche se non la usavo più per lavorare, questa barca era rimasto il mio hobby. Sono arrabbiato e spero che la polizia riesca a trovare i delinquenti che hanno compiuto questo gesto». Anche secondo l’uomo, che ieri pomeriggio ha sporto regolare denuncia in Questura, non si tratterebbe di un semplice atto vandalico: «È una vera e propria intimidazione», dice spiegando come «già un paio d’anni fa mi hanno rotto i vetri e tagliato le gomme dell’auto. Sono arrivato a pensare che c’è qualcuno a cui do fastidio». Forse qualche vecchio rancore.
«Atti come quello subito dal signor Giovanni sono gravissimi perché vanno a colpire non solo la sicurezza delle persone, ma i mezzi di lavoro dei pescatori – commenta Lorenzo Leonetti, presidente del I Municipio – Questa situazione non fa onore alla città né al quartiere. Non credo sia stata una ragazzata, come all’inizio si è ipotizzato e come alle volte avviene». Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi anni diversi sono stati gli episodi simili accaduti nel porticciolo del quartiere a sud di Bari. Come racconta Gianni Degrassi, presidente della Cooperativa di pescatori San Nicola di Torre a Mare: «Anch’io ho subito atti del genere. La prima volta tentarono di bruciarmi la barca, la seconda me la bucarono e per poco non affondò. Entrambi questi fatti accaddero a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro. Speriamo che la polizia riesca a trovare i delinquenti che hanno distrutto la barca di Giovanni».
A questa situazione si aggiungono le numerose denunce di reti tagliate, vele depredate, motoscafi e gommoni rubati: «Non si può più vivere a Torre a Mare – aggiunge Degrassi – Ci vogliono più controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nella zona del porto». «Mi impegnerò personalmente affinché vengano installate quanto prima delle telecamere a protezione della darsena di Torre a Mare e chiederò a chi di dovere che questo avvenga nel più breve tempo possibile», chiosa il presidente Leonetti.

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