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Bancarotta della Immobil Icon di Noci: nuove grane per gli ex vertici di Bpb

Nuove grane giudiziarie per gli ex vertici della Banca popolare di Bari, Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex presidente ed ex vicedirettore generale dell’istituto di credito, già finiti al centro di maxinchieste (ora a processo). Nei giorni scorsi è stata notificata una chiusura delle indagini preliminari ai due Jacobini, all’imprenditore di Noci…

Nuove grane giudiziarie per gli ex vertici della Banca popolare di Bari, Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex presidente ed ex vicedirettore generale dell’istituto di credito, già finiti al centro di maxinchieste (ora a processo). Nei giorni scorsi è stata notificata una chiusura delle indagini preliminari ai due Jacobini, all’imprenditore di Noci Vito Fusillo, ai funzionari della stessa banca Nicola Loperfido e Gregorio Monachino, e ad altre cinque persone.

Si tratta di Nicola Valerio Lamanna, 60enne di Noci, e Vincenzo Trono, 42enne di Noci, entrambi amministratori unici pro tempore (in periodi diversi) della Immobil Icon srl, il milanese Girolamo Stabile, 49enne intermediario, Massimo Catizone, 51enne milanese, legale rappresentante pro tempore della Athena Capital e socio accomandatario di Athena Capital Fund Sicav con sede a Lussemburgo, Raffaele Mincione, 57enne residente in Svizzera, amministratore di fatto della Athena Capital e socio accomandatario di Athena Capital Fund Sicav.

L’indagine, coordinata dal procuratore capo Roberto Rossi e il sostituto Lanfranco Marazia, riguarda un’accusa di bancarotta fraudolenta a carico di Fusillo, Stabile, Lamanna, Marco e Gianluca Jacobini, Loperfido e Monachino. In concorso tra loro e ciascuno con le proprie qualità, avrebbero distratto il patrimonio della Immobil Icon srl, con sede a Noci, dichiarata fallita con sentenza del tribunale del 25 novembre 2019, in favore della controllante Maiora Group spa (anch’essa dichiarata fallita).

Fra distrazione di contante e di immobilizzazioni finanziarie e prestiti infruttiferi, avrebbero provocato all’azienda un danno patrimoniale di rilevante gravità. Vito Fusillo, quale amministratore delegato di Maiora Group spa e socio unico di Immobil Icon srl, in sede di assemblea ordinaria di quest’ultima, avrebbe approvato la cessione delle quote di partecipazione nel Fondo “Tiziano Donatello comparto San Nicola” ad un prezzo da lui stesso definito con gli acquirenti, in favore del Fondo Athena Capital Fund Sicav, con sede a Lussemburgo.

Nel novembre 2019, i due Jacobini, invece, avrebbero gestito gli affidamenti concessi al gruppo Fusillo (“principale cliente affidato dalla banca” e, in particolare, “facendo valere la propria influenza dominante, anche di fatto, sugli organi istruttori e deliberanti”, in accordo con Fusillo e tramite i due funzionari Monachino e Loperfido, “le condizioni di erogazione creditizia e di rientro dell’esposizione di Maiora Group spa e Immobil Icon srl”.

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