Il Leccese continua ad essere interessato da atti incendiari di dubbia origine. Un fenomeno in forte crescita negli ultimi mesi e che da circa un anno sta preoccupando l’intero territorio. Si sono svolti incontri in Prefettura, tavoli tecnici nei comuni maggiormente colpiti, ma ad oggi la situazione non sembra essere cambiata. L’ultimo in ordine di tempo è avvenuto nella notte fra sabato e domenica a Casamassella, frazione di Uggiano la Chiesa, borgo che conta circa mille abitanti ed è situato a pochi chilometri da Otranto. Ad andare a fuoco, in circostanze ancora poco chiare, è stata l’autovettura di una donna, una a Bmw serie 5d, intestata a una 66enne del luogo.
Dopo la richiesta d’intervento giunta alla centrale operativa del 115, sul posto si sono recati i vigili del fuoco del distaccamento di Maglie che hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona. Nonostante la rapidità dei caschi rossi, l’auto è stata ridotta in un ammasso di lamiere, le fiamme avevano oramai avvolto e distrutto del tutto il veicolo. Al termine delle operazioni di spegnimenti i pompieri hanno effettuato un sopralluogo, per cercare di cristallizzare l’origine dell’incendio, nel tentativo di scovare qualche traccia utile alle indagini. Alle operazioni hanno preso parte anche i carabinieri della stazione di Minervino di Lecce giunti sul posto per i rilievi e le indagini. Dopo alcune ore di lavoro, però, carabinieri e vigili del fuoco hanno rinvenuto nulla di riconducibile alla natura dolosa che, tuttavia, non può essere per il momento esclusa: il calore potrebbe aver cancellato elementi. Saranno utili alla risoluzione del caso le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza installate nel piccolo comune.
L’ultima auto in fiamme in Salento risale a una settimana fa, quando nel centro abitato di Supersano, sono state date alle fiamme una Suzuki e un’Audi, di proprietà dello stesso nucleo familiare. Nelle vicinanze è stata successivamente rinvenuta una bottiglia con tracce di benzina, utilizzata per cospargere uno dei mezzi di liquido infiammabile. Mentre il recente caso più eclatante risale a fine agosto, quando a Gallipoli sono stati dati alle fiamme una decina di mezzi di proprietà della GialPlast, società incaricata della raccolta dei rifiuti in città.
Quanto sta accadendo in Salento è sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori e della Prefettura, su sollecitazione dei sindaci dei comuni interessati dal fenomeno.