Avrebbero assaltato bancomat nella provincia di Foggia ma anche fuori dalla Puglia – in particolare in Basilicata, Campania e Abruzzo – le quattro persone a cui gli agenti del commissariato di Cerignola hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare. Una è stata posta agli arresti domiciliari, per le altre tre è scattato l’obbligo di dimora.
Gli indagati sono accusati di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione del reato di furto aggravato agli sportelli postamat e bancomat, rapina, furto in esercizi commerciali, detenzione di armi e fabbricazione di ordigni artigianali come le cosiddette “marmotte” o pale caricate all’estremità di materiale esplosivo, potenzialmente micidiali, parificabili alle “armi da guerra” considerato il quantitativo utilizzato e le modalità di con cui venivano realizzate.
L’inchiesta arriva a seguito di un’altra indagine che, nei giorni scorsi, ha portato al fermo d’indiziato di delitto nei confronti di otto persone.
Durante le indagini sono stati sequestrati 13 chili di esplosivo utilizzato per la fabbricazione degli ordigni. Gli indagati, secondo quanto emerso, utilizzavano delle auto potenti e veloci, spesso rubate o noleggiate.
I beni sottratti all’interno degli esercizi commerciali, come biglietti “gratta e vinci” e tabacchi, venivano rivenduti.
Dopo essersi impossessati del denaro, per non essere raggiunti dalle forze dell’ordine, gli indagati avrebbero utilizzato bande chiodate che gettavano a terra.