Arresti a Bari, il caso in Commissione Antimafia: «Chieste audizioni di procuratore e prefetto»

La Commissione parlamentare Antimafia ha aperto ufficialmente un “procedimento” sul caso Bari, a seguito dell’arresto di 130 persone tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, e sua moglie, la consigliera comunale di Bari, Carmen Maria Lorusso, accusati di aver comprato voti durante le Comunali del 2019 attraverso anche l’intermediazione di clan mafiosi.

Il vicepresidente della Commissione, il deputato pugliese di Forza Italia Mauro D’Attis, riferisce di aver chiesto «l’acquisizione di tutti gli atti da parte della commissione e la mia richiesta è stata accolta».

D’Attis, inoltre, ha «chiesto le audizioni del procuratore di Bari, Roberto Rossi, e del prefetto di Bari, Francesco Russo. Per le audizioni, ovviamente, è necessario attendere i tempi processuali per il riesame e, dunque, saranno programmate successivamente».

Colosimo: «Da approfondire i rapporti mafia-politica»

«Oggi l’ufficio di presidenza della Commissione parlamentare Antimafia all’unanimità ha deliberato di richiedere gli atti riguardanti l’inchiesta “Codice Interno” di Bari», ha detto la presidente della Commissione, Chiara Colosimo.

GLo ha fatto – ha aggiunto – con la consapevolezza che gli oltre 130 indagati, gli oltre 110 tradotti in carcere, l’amministrazione giudiziaria disposta per l’Amtab e quello che emerge in queste ore riguardo il Comune di Bari ha e richiede una necessità di un approfondimento. Un approfondimento dei rapporti tra mafia e politica, cosa che faremo senza tentennamenti – ha concluso – nel pieno rispetto del lavoro degli inquirenti».

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