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Arrestato a Carovigno il latitante cerignolano Vincenzo Fratepietro: era ricercato da un anno – VIDEO

È stato trovato a Carovigno, nel Brindisino, Vincenzo Fratepietro, 55enne di Cerignola detto "Enzo Cerottino", che era ricercato da più di un anno. "Cerottino" è stato arrestato dai carabinieri in un'operazione coordinata dalla Dda di Bari. Fratepietro era inserito nell'elenco dei latitanti considerati pericolosi dal ministero dell'Interno. L'arresto è avvenuto ieri sera. Fratepietro era ricercato…

È stato trovato a Carovigno, nel Brindisino, Vincenzo Fratepietro, 55enne di Cerignola detto “Enzo Cerottino“, che era ricercato da più di un anno.

“Cerottino” è stato arrestato dai carabinieri in un’operazione coordinata dalla Dda di Bari.

Fratepietro era inserito nell’elenco dei latitanti considerati pericolosi dal ministero dell’Interno.

L’arresto è avvenuto ieri sera. Fratepietro era ricercato dal 16 marzo 2023 per essersi sottratto alle ordinanze di custodia cautelare in carcere di cui era stato destinatario per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito delle operazioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e condotte dai carabinieri del capoluogo dauno, denominate convenzionalmente la prima “Cocktail” (risalente appunto al 16 marzo dell’anno scorso e a carico di 24 persone) e la seconda “Game Over” (eseguita il 24 luglio del 2023 a carico di 82 persone).

In entrambe le inchieste è emerso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, il ruolo di stabile fornitore garantito, nei confronti di associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti, da parte di Fratepietro, che nell’operazione “Game Over”, per la quale gli è stata contestata l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, è stato individuato quale “grossista e stabile fornitore” di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente in favore della società foggiana.

Per lo stesso reato aggravato dall’agevolazione mafiosa è stato recentemente condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione “Nemesi” della Dda di Bari, essendo accusato di aver stabilmente fornito di sostanza stupefacente il clan D’Abramo-Sforza di Altamura.

Il latitante, rintracciato nel corso di un prolungato servizio di osservazione nei pressi dell’appartamento presso cui si nascondeva a Carovigno grazie ad articolate indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stato condotto in carcere a Brindisi.

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