Andria, era uscito con l’intenzione di uccidere: al via il processo del 53enne arrestato per maltrattamenti alla famiglia

Ha preso il via innanzi al Tribunale penale di Trani il processo che vede coinvolto un uomo di 53 anni, di Andria, che è stato arrestato lo scorso gennaio per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. L’imputato era stato trovato, a bordo della propria autovettura e nelle vicinanze dell’abitazione di quelle che probabilmente sarebbero state le sue vittime, in possesso di un coltello lungo circa 38 centimetri. In quella occasione aveva detto ai carabinieri che lo avrebbe utilizzato per uccidere la figlia maggiorenne e la moglie, da cui è separato.

La segnalazione
Era stato il responsabile di un centro di recupero per alcolisti della città a dare l’allarme, segnalando alla centrale operativa dei carabinieri di avere ricevuto alcuni messaggi su WhatsApp da un utente del centro, il 53enne in questione appunto, il quale gli aveva confidato le sue intenzioni. A quel punto i militari lo avevano rintracciato, mentre le due donne erano state messe in sicurezza.

L’udienza
In apertura del processo c’è stata la costituzione delle parti, compresa quella civile (l’unica) da parte della ex consorte, che è assistita legalmente dall’avvocato Simona Aduasio. Il pubblico ministero titolare del fascicolo è il dottor Giovanni Lucio Vaira.

L’andriese (attualmente detenuto in carcere) sarà giudicato con il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Tra i capi di imputazione, oltre ai maltrattamenti e agli atti persecutori, ci sono anche il porto d’arma e il danneggiamento, quello del veicolo della donna.

La prossima udienza è stata fissata per venerdì 12 luglio. In quella stessa occasione verrà anche conferito l’incarico al perito nominato dal tribunale al fine di accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputato, all’epoca dei fatti.

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