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Amministratori sotto tiro: la Puglia al quinto posto. Più minacce in Capitanata

Il 15 per cento degli amministratori minacciati è donna. Il 30 per cento delle minacce arriva da comuni cittadini, mentre il 20 per cento delle intimidazioni avviene in Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose e il 42 per cento delle minacce si consuma nei confronti di amministratori di città sotto i 20 mila abitanti. Questo,…

Il 15 per cento degli amministratori minacciati è donna. Il 30 per cento delle minacce arriva da comuni cittadini, mentre il 20 per cento delle intimidazioni avviene in Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose e il 42 per cento delle minacce si consuma nei confronti di amministratori di città sotto i 20 mila abitanti.

Questo, in sintesi, il quadro del report di Avviso pubblico sugli amministratori minacciati. Una fotografia che non fa sconti, ma che se si guarda alla Puglia induce a un certo ottimismo. Non che ci sia di che rallegrarsi, ma se si resta ai freddi numeri delle percentuali, allora la Puglia cede il passo alla Lombardia in questa poco invidiabile classifica.

Infatti, per le denunce di amministratori minacciati la Lombardia è la prima regione non meridionale in classifica e precede proprio la Puglia: 43 i casi censiti per la regione lombarda, 41 per quella pugliese. Ma è tutto il nord a crescere nella segnalazione dei casi, con il Veneto che rispetto al 2020 fa registrare un +30 per cento, mentre anche nel 2021 il territorio provinciale più colpito si conferma Napoli, con 45 casi. Seguono Reggio Calabria (20 casi), Cosenza (19). La prima provincia del Nord è Venezia (18), seguita da Milano, Torino e Salerno (17), Foggia (16), Roma e Palermo (13).

In Puglia, la Capitanata ha il triste primato della provincia con maggiori amministratori minacciati. Non è una novità, visto che le intimidazioni a sindaci, assessori e rappresentanti di enti e associazioni sono quasi all’ordine del giorno in terra daunia. Com’è successo all’inizio dell’anno, con l’auto andata a fuoco dell’assessore al bilancio del comune di Monte sant’Angelo, Generoso Rignanese. Auto bruciata proprio nella città governata da Pierpaolo D’Arienzo – do poco riconfermato alla guida del centro micaelico – che è il responsabile regionale proprio di Avviso Pubblico.

Ma i casi analizzati dal report ci consegnano questa graduatoria regionale. Detto del primato di Foggia, segue al secondo posto Bari, con sei casi segnalati, mentre il gradino più basso del podio è di Lecce con sei casi, che precede di poco la provincia di Taranto, 5 i casi monitorati dal report, seguita dalla Bat con tre casi e chiude la graduatoria Brindisi con due soli casi d’intimidazione verso amministratori.

Due i casi simboli presi in considerazione dal report di Avviso Pubblico. Il primo riguarda Foggia, ed è datato 22 marzo, quando va a fuoco l’auto del vicepresidente del consiglio comunale Giulio Scarpato, a pochi giorni dall’insediamento della commissione di accesso mandata dal ministero dell’Interno che, alcune settimane dopo, decreterà lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Dalla Capitanata al brindisino, dove il 27 agosto 2021 l’avvocato Domenico Tanzarella, ex sindaco di Ostuni, subisce il quarto attentato in due anni: questa volta ignoti sparano colpi di fucile contro il portone del suo studio legale. Il Comune di Ostuni sarà sciolto per infiltrazioni mafiose alla fine del 2021.

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