Ammanettato, malmenato e derubato: arrestati due finti carabinieri pugliesi a Pescara

Si fingono carabinieri e rapinano, armati di pistola e coltello, un uomo che stava rientrando a casa, ma grazie anche alla collaborazione di alcuni cittadini, i due falsi carabinieri sono stati arrestati.

È accaduto poco prima di mezzanotte in via Lago di Capestrano nel quartiere Rancitelli a Pescara dove i finti militari hanno fermato un uomo che era a piedi e che è stato avvicinato dalle due persone che erano a bordo di un’auto a che gli hanno detto che erano carabinieri, intimandogli di salire sull’auto.

L’uomo ha acconsentito e una volta in macchina gli è stato detto che era in arresto, ammanettandolo in maniera maldestra, perquisendolo, e rapinandogli sotto la minaccia di un’arma risultata poi a salve e di un coltello, 500 euro che aveva nel portafogli, il telefono e poi aggredendolo e malmenandolo. I due poi gli hanno poi intimato di andare a casa sua per proseguire la rapina, facendolo però scendere dalla vettura. La vittima si è messa però ad urlare attirando l’attenzione di alcune persone che erano in strada e altre che sentendo le urla sono scese in strada.

Scattato l’allarme la polizia è arrivata sul posto e sono partite le immediate ricerche dei malviventi che erano fuggiti e che sono stati fermati lungo la Ss 714 dalla Polizia Stradale di Pescara.

I malviventi che sono originari di Manfredonia nel foggiano avevano ancora i soldi rapinati, il telefono e la pistola utilizzata. I due, un 49enne e un 43enne dopo le formalità di rito sono stati tratti in arresto con le accuse di rapina aggravata in concorso dall’utilizzo di un’arma. Si trovano ora nel carcere di San Donato.

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