Aggressioni al Policlinico di Foggia, ora tocca al direttore Pasqualone finire asserragliato

Ad essere asserragliato questa volta è il direttore generale del Policlinico di Foggia, dopo le dichiarazioni rese alla trasmissione televisiva di Rai 3, Far West, in riferimento a Natasha Pugliese, la 23enne di Cerignola deceduta durante un intervento chirurgico. Decesso che aveva scatenato la reazione dei familiari con la brutale aggressione subita da alcuni medici, costretti a rinchiudersi in una stanza per sfuggire alla furia dei parenti della giovane vittima. Giuseppe Pasqualone aveva evidenziato la probabile carenza di comunicazione tra sanitari e familiari che aveva scatenato la furia dei parenti della 23enne, scatenando polemiche e reazioni.

Le reazioni

«Le parole del direttore generale del Policlinico di Foggia sono inaccettabili perché minano quel che resta del già fragile rapporto di fiducia tra medico e paziente» affermano Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed, e Fabrizio Corsi, segretario Anaao del Policlinico, presenti a Foggia alla manifestazione del 16 settembre proprio per protestare sulle continue aggressioni subite da medici e personale sanitario. I due rappresentanti Anaao Assomed chiedono l’intervento del presidente della Regione per ripristinare i giusti equilibri e «restituire dignità al nostro lavoro».

Interviene anche il deputato meloniano Giandonato La Salandra che sottolinea come «contrariamente a quello che sostiene Pasqualone, il personale di Foggia è ampiamente formato proprio in quelle che sono le tecniche di comunicazione e le tecniche di de-escalation» e annuncia «chiederò l’invio di ispettori a valutare l’operato dell’azienda e del direttore generale per comprendere le misure messe in atto dalla direzione sanitaria sul tema sicurezza».

Reazioni si segnalano anche da Graziano Minafra, segretario aziendale Cimo-Fesmed del Policlinico foggiano che evidenzia «il tema della malasanità è stato infatti affrontato in maniera qualunquista e semplicistica». Mentre per il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici), Filippo Anelli, e il presidente dell’Ordine dei medici di Foggia, Pierluigi De Paolis «Si tratta di parole gravissime e offensive nella sostanza e nelle conseguenze».

La replica

«Le mie dichiarazioni sono una parte di una riflessione sull’evento e vanno valutate nel contesto complessivo» afferma Pasqualone che aggiunge «viene affrontato il tema della comunicazione tra operatori sanitari, pazienti e familiari, che è una criticità del sistema più volte trattata a livello istituzionale: è a questo passaggio che fanno principalmente riferimento le mie parole».

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