«Ci hanno insultati, minacciati di morte, con frasi come “vi ammazzo, vi spacco la faccia”, poi ci hanno accerchiati e hanno cominciato a lanciarci addosso sigarette accese, monetine accompagnate da frasi come “comprati la dignità”, e poi calci, pugni fino a una pietra scagliata contro la mia testa. Volevano uccidermi». A parlare è una delle due persone che sarebbero state vittime di una aggressione omofoba, ieri sera nel parco Rossani di Bari.
La coppia, un 19enne e una 23enne “non binary”, cioè che non si riconoscono nella identità di genere uomo-donna, ha denunciato di essere stata prima aggredita verbalmente e poi fisicamente, finendo in ospedale. Erano arrivati a Bari da Pescara e Foggia per festeggiare nel parco un compleanno con una decina di amici.
«A un certo punto un gruppo di una ventina di persone – aggiunge – si è avvicinato e ha iniziato a insultarci e, nonostante i nostri tentativi di calmarli, offrendo loro anche cibo, sono passati alle vie di fatto e, dopo averci picchiati, sono scappati, minacciandoci di non tornare». Adesso sono tornati a Foggia, dove hanno formalizzato la denuncia.
«A Bari non possiamo più metterci piede, abbiamo paura che questi ci cerchino, ci hanno detto di non farci più vedere. Torneremo quando non potranno più farci del male», concludono.