Addio a Guglielmo Rossini, Bari perde la sua voce: fu uno dei primi “fini dicitori” del giornale radio della Rai

Con la sua inconfondibile voce ha raccontato la Puglia e accompagnato diverse generazioni nel passaggio dalla radio alla televisione come principale mezzo di informazione e intrattenimento. Ora che Guglielmo Rossini se n’è andato, è come se Bari e l’intera regione avessero perso la loro voce. Malato da tempo, lo speaker, programmista e regista è morto all’alba di ieri per complicanze insorte in seguito a un intervento chirurgico.

Negli anni Settanta, Rossini fu uno dei primi “fini dicitori” del giornale radio della Rai. Al suo fianco, per tanti anni, c’è stata Marilena Pizzirani. «È stato un privilegio ascoltare da vicino le voci di due professionisti entrambi di grande spessore, ma così diversi tra loro – racconta chi frequentava gli studi della Rai all’epoca – Da una parte del microfono Marilena, con la sua grande riservatezza e compostezza nella seduta, con una voce chiara e leggera; dall’altra Guglielmo, istrionico ed esuberante, quasi sempre scomposto e pronto a stuzzicare chi gli sedeva accanto, con una voce grave e profonda che ammaliava. Due voci stupende che si completavano e due persone, molto amiche tra loro, che tutti avevamo il piacere di ascoltare e vedere dietro il vetro di regia».

Negli anni alla Rai Rossini si dedicò, nella struttura di programmazione condotta da Ettore De Marco, alla realizzazione dei programmi radiofonici di fascia regionale, avendo sempre un grande amore per la scena e lo spettacolo. Tanto che, quando terminò la programmazione in fascia regionale, non accettò mai di passare in redazione e di fare il giornalista; anzi, approfittò di incentivi aziendali per lasciare l’azienda nel 1997 e dedicarsi alla formazione linguistica e della dizione dei giovani. E così, proprio grazie agli insegnamenti di Rossini, tantissimi giovani e meno giovani hanno avuto la possibilità di migliorare la propria dizione.

La salma dello speaker è stata composta nell’obitorio del Policlinico di Bari in attesa del funerale che avrà luogo domani alle 16.30 nella chiesa di Santa Fara. In vista dell’estremo saluto, è il figlio Dario a rivolgere un pensiero a papà Guglielmo: «Sei stato un artista unico, capace di sorprendere chiunque. Mi hai trasmesso l’allegria e soprattutto la voglia di lavorare e mettermi in discussione. Ora, con la tua voce, stai cantando agli angeli».

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