Banca Intesa Sanpaolo, società incorporante per fusione di Banca Apulia, dovrà risarcire con 14mila euro un risparmiatore per la vendita di azioni di Veneto Banca. È quanto ha stabilito il tribunale di Brindisi.
La somma equivale al valore delle 350 azioni dell’allora Veneto Banca acquistate dall’uomo nel 2012.
Il risparmiatore, associato dell’associazione nazionale “Dalla parte del consumatore”, si era rivolto al Tribunale contestando, si legge nel provvedimento, «la violazione degli obblighi informativi gravanti sull’intermediario nella fase delle trattative, della stipula del contratto ed in quella di esecuzione dello stesso».
Al consumatore, infatti, secondo quanto ricostruisce il presidente della stessa associazione, l’avv. Emilio Graziuso che ha seguito il caso, non sarebbe stato spiegato che si trattava di azioni “illiquide” che «non prevedevano garanzia alcuna di restituzione del capitale e delle modalità e difficoltà (successivamente divenute, per quanto concerne i titoli Veneto Banca, impossibilità) di vendita».
«Dopo aver ottenuto, infatti, la prima sentenza in Italia che ha condannato la Banca per la vendita di azioni della banca Veneta, i nostri associati – spiega Graziuso – hanno riportato altre numerose vittorie, grazie alle quali sono riusciti a tornare in possesso dei propri risparmi».