Accordi con la criminalità: confiscati beni per 900mila euro a un imprenditore di Terlizzi

Ammonta a 900mila euro il valore complessivo di beni e disponibilità finanziarie confiscati dalla Direzione investigativa antimafia (Dia) a un imprenditore 73enne di Terlizzi, da tempo residente a Genova.

Gli investigatori hanno accertato che l’uomo faceva a volte accordi anche con esponenti della criminalità organizzata.

L’imprenditore è titolare di numerose società, attive nel settore della lavorazione e vendita di ferro e rottami, spesso intestate a prestanome, e per lui è stata riconosciuta la sussistenza della cosiddetta “pericolosità sociale generica“, avendo compiuto negli anni reati quali la bancarotta fraudolenta e diversi reati tributari che hanno consentito all’uomo di accumulare una considerevole ricchezza illecita già dai primi anni ’80.

L’ammontare dei beni sequestrati comprende due appartamenti di lusso a Genova e Viareggio, un’autovettura e diversi rapporti finanziari.

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