Accoltellata dall’ex marito a Monopoli, Dory ospite a “La vita in diretta”: «Voleva uccidermi»

«Aveva già il coltello in mano. Io gli ho detto: “Pensa al bambino”, ho avuto molta paura di morire. In quel momento pensavo a mio figlio», così Dory Colavitto, la 35enne di Monopoli sopravvissuta all’aggressione del suo ex, ai microfoni de “La vita in diretta”, il programma condotto da Alberto Matano su Raiuno.

«Mi voleva uccidere, sì, lui mi voleva proprio uccidere» racconta Dory che è stata colpita con 30 coltellate. «Io qui ho tutte cicatrici. Oltre l’80 per cento del corpo pieno di tagli. Ho muscoli e tendini recisi. Non posso camminare. L’occhio non si è salvato…», afferma.

Poi parla dell’ex marito: «Amavo quest’uomo, ho creato una famiglia con quest’uomo. Avevamo comprato casa da un anno. Negli ultimi mesi c’era qualcosa che non andava. Lui era convinto che io lo tradissi: è diventato ossessivo, di conseguenza io sono andata via di casa e sono venuta col bambino da mia mamma».

La donna poi ricostruisce l’aggressione avvenuta il 2 novembre scorso: «Come tutte le mattine scendevo intorno alle 5 e mezzo per andare a lavoro. Proprio perché avevo il terrore uscivo di casa con un mattarello per protezione. Mia mamma voleva essere svegliata e usciva dal balcone a 68 anni, aspettava che io controllassi la macchina e che le dicessi che era tutto a posto. Solo che quella mattina non è stato così, perché io ho visto qualcosa di diverso in macchina, ho aperto la portiera e c’era lui. Era sui sedili posteriori della macchina. Aveva già il coltello in mano, lì appunto gli ho detto: “Pensa al bambino”. La brutalità con cui si è avventato non era di una persona che voleva solo ferire ma che voleva proprio uccidere».

Dory infine spiega di essere sopravvissuta solo grazie all’intervento tempestivo della madre e, rivolgendosi all’ex marito, dice: «Denunciare il padre di tuo figlio non è facile. L’aggressione è durata 30 coltellate e 30 coltellate non si hanno in pochi secondi. La prendo come vigliaccheria questa. Io se sono viva è solo per mia madre», conclude.

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