«Ancora una volta sono i fatti a dare ragione a me e alla mia maggioranza, anche se questo passa attraverso una vergognosa campagna di diffamazione orchestrata dall’opposizione, ma le sentenze le fanno i giudici e le persone per bene sanno aspettare con dignità e buona educazione». È il commento del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, dopo che il gip del tribunale di Lecce, Alcide Maritati, ha disposto l’archiviazione del procedimento che lo vedeva coinvolto, con un assessore, un dirigente e 18 consiglieri comunali accusati di abuso d’ufficio nell’inchiesta relativa alla nomina di Alessandro Sanasi a presidente del Consiglio del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2022-2024.
Una nomina che sulla scorta di un esposto inviato in Procura si ipotizzava fosse frutto di un abuso, ovvero di una presunta modifica “ad personam” dello Statuto del Comune che imponeva l’ineleggibilità a revisore di coloro che avevano partecipato all’ultima campagna elettorale del 2021, nella quale invece Sanasi si era candidato nella lista “Liberi Popolari” a sostegno del sindaco eletto.
La stessa Procura di Lecce, al termine delle indagini preliminari, aveva chiesto l’archiviazione. Istanza accolta dal gip che ha rigettato l’opposizione del denunciante.