Abusi sulle figlie della compagna, che sapeva e non interveniva: arrestati un 67enne e la donna

Un uomo di 67 anni e la convivente 44enne, residenti nel nord Barese, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale continuata e pluriaggravata nei confronti delle due figlie della donna.

Stando a quanto emerso dalle indagini, le due ragazze sarebbero state costrette a subire violenza dal 67enne sin da quando erano bambine con la madre che, in più occasioni, avrebbe assistito agli abusi senza impedire, secondo l’accusa, che accadesse.

A nulla sarebbero valse, secondo quanto emerso nel corso della indagini coordinate dalla Procura di Trani anche con l’utilizzo di intercettazioni ambientali, le richieste di aiuto fatte dalle bimbe alla madre che sarebbe risultata, evidenziano gli inquirenti, «pienamente consapevole degli abusi» perché «in alcuni casi presente alle violenze» perpetrate dal compagno alle figlie.

«Vivevano in un contesto di aridità umana»

Le due bambine vivevano in un «contesto di complessiva aridità umana e profonda solitudine».

Lei madre è finita in carcere a Trani, lui a Lucera. La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, nell’ordinanza spiega che «le misure alternative al carcere appaiono assolutamente inadeguate» perché le violenze si sarebbero consumate «all’interno delle mura domestiche e nelle relazioni» tra la coppia e le bambine che avevano rispettivamente 9 e 13 anni quando il 67enne avrebbe iniziato a violentarle.

Secondo la gip la mamma delle bambine sapeva delle violenze. Nell’ordinanza si legge che «secondo la ricostruzione dei fatti alcuni degli episodi si erano verificati alla presenza inerte della donna». La scoperta delle presunte violenze è avvenuta «per un caso fortuito», quando la maggiore delle due vittime ha avuto un malore e ai medici che l’hanno soccorsa ha raccontato quanto da anni viveva in casa assieme alla sorella. Così sono scattate le indagini della polizia.

Le intercettazioni e l’ascolto delle vittime hanno ricostruito «una situazione, protrattasi negli anni, fatta di abusi, violenze, di sopraffazione fisica e psicologica» compiute dal 67enne e che sarebbero avvenute «di fronte a una completa tolleranza da parte della madre».

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