A Trani è allarme baby gang: in 4 girano armati di coltelli e taglierini

«Abbiamo ascoltato le urla di questo ragazzino e ci siamo affacciati al balcone, abbiamo capito che si trattasse di un’aggressione e siamo andati in strada ma la banda si era già dileguata». Queste parole sono di una residente di via Calatafimi e qualche sera fa è stata testimone indiretta di una delle rapine che stanno scuotendo la comunità cittadina di Trani.

Ad agire è una baby gang che avrebbe all’attivo quasi una decina di segnalazioni e denunce depositate presso il Commissariato di pubblica sicurezza. La banda sarebbe composta da tre, quattro ragazzini, di un’età compresa tra i 14 e i 16 anni ed in alcuni casi segnalati pare che tra loro vi sia anche una ragazza. Nelle ore serali, dopo le 22, puntano gruppi di coetanei isolati per rapinarli. Armati di taglierino o coltello da cucina avvicinano i minori con una scusa per poi minacciarli e derubarli di smartphone, documenti e soldi. «Il ragazzo aggredito era figlio di vicini di casa, quando ha raggiunto il portone ci siamo sincerati delle sue condizioni e abbiamo provato a fare un giro nel quartiere, si sono mossi alcuni residenti ma non c’era traccia dei delinquenti né sono stati trovati smartphone e documenti» prosegue la signora.

La zona nella quale opera la baby gang è nella maggior parte dei casi quella centrale tra la scuola De Amicis ed il liceo Classico ma alcuni episodi sarebbero stati segnalati anche in zona Scuola Beltrani. Le forze dell’ordine fanno sapere di essere già impegnati con le indagini per identificare la banda e capire se sia sempre la stessa in azione. Dal fronte amministrazione invece, il consigliere comunale Luca Morollo ha inoltrato al primo cittadino le segnalazioni in merito a questi episodi che gli sono giunte, con l’obiettivo di fare fronte comune e chiedere interventi mirati. A tal proposito l’ex consigliera comunale Maria Grazia Cinquepalmi, scrive alla stampa locale: «Protocolli e patti per la sicurezza urbana non si contano più ma sono attività rimaste solo su carta.

Trani è quotidianamente teatro di furti, risse e spaccio». La giovane età dei protagonisti della “gang” e lo strato sociale nel quale si insinua apre riflessioni che non possono escludere nessuna voce, soprattutto alla luce delle ultime analisi del procuratore Nitti sulla situazione della criminalità nella provincia. Il presidente dell’Ordine degli psicologi della regione, il dottor Gesualdo, sottolinea quanto sia urgente l’esigenza di «un intervento strutturale da parte delle istituzioni, per un’azione comune e condivisa che scardini l’idea della violenza come strada per il guadagno e per emergere nella società, instaurando una cultura della legalità e della convivenza civile».

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