Continuano i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Almeno 21 civili sono stati uccisi nelle ultime ore da raid aerei dell’Idf, riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Colpiti anche un centro di distribuzione aiuti a Rafah e tende di sfollati a Khan Yunis.
Intanto l’esercito israeliano ha diffuso immagini di un tunnel sotterraneo vicino all’Ospedale europeo di Khan Yunis, definito «un centro di comando di Hamas». Nell’attacco a tale struttura sarebbe stato ucciso anche il leader di Hamas, Muhammad Sinwar. In un altro raid, invece, è stato eliminato Asaad Abu Sharia, comandante delle Brigate Mujaheddin, accusato dall’Idf di aver partecipato al massacro del kibbutz Nir Oz e al rapimento della famiglia Bibas.
Le condizioni umanitarie peggiorano: secondo fonti palestinesi, il carburante negli ospedali basterà per sole 48 ore. Israele ha inoltre accusato Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione civile di Gaza, di essere un agente di Hamas.
A Gerusalemme, intanto, è stato appiccato un incendio doloso alla sinagoga Or Habib. «Sono sconvolto per l’episodio criminale e la profanazione della sinagoga», ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Come riporta Rai News 24, i sospetti si concentrano su possibili tensioni interne legate alla controversa revoca dell’esenzione dal servizio militare per gli ultraortodossi.
Nel frattempo, a Tel Aviv migliaia di persone hanno manifestato per il rilascio degli ostaggi a Gaza. «Non sopporto più questo incubo», ha detto la madre di un ostaggio.