25 aprile, il candidato di Francavilla Fontana: «Magari ci fosse il fascismo». D’Attis: «È fuori da Forza Italia»

«Magari… ci fosse il fascismo… tanto la dittatura che applicate voi non si differenzia di tanto…». È bufera a Francavilla Fontana dopo quanto ha pubblicato ieri, 25 aprile, in un commento su Facebook, Vincenzo Tanzarella, candidato al consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative di maggio nelle liste di Forza Italia.

La reazione del partito non si è fatta attendere: l’onorevole Mauro D’Attis, commissario di Forza Italia in Puglia, definisce «ingiustificabili» le parole di Tanzarella: «Lo rendono fuori dalla storia e anche da Forza Italia», afferma il deputato pugliese.

D’Attis chiede «di interrompere la sua campagna elettorale. Forza Italia prende completamente le distanze da simili affermazioni», conclude in un post pubblicato su Facebook.

Ferma la condanna dell’Anpi “Donato della Porta” di Francavilla Fontana: «L’affermazione riportata nel commento al post del Sindaco “magari… ci fosse il fascismo” è contro la Costituzione della Repubblica Italiana che è antifascista», sottolineano dall’Associazione.

«È preoccupante e pericoloso che il 25 aprile, Festa della Liberazione dalla tirannide dei fascisti alleati degli occupanti nazisti, un candidato al Consiglio comunale faccia apologia del fascismo che la storia ha condannato e la Costituzione vigente vieta».

L’Anpi ribadisce che «ai tempi di Mussolini, la storia documenta che gli italiani e tanti francavillesi sono stati costretti a bere olio di ricino, hanno subito torture, manganellate, carcere, processi falsi, violenze, ed anche la morte. Il candidato di Forza Italia o non conosce la storia o è un fascista», concludono dall’Associazione nazionale dei partigiani italiani di Francavilla Fontana.

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