Maurizio Vallone, dal 1 ottobre 2020 direttore della Direzione Investigativa Antimafia, è intervenuto questa mattina all’incontro sulla cooperazione internazionale per contrastare le mafie, che si è svolto nel palazzo della Città Metropolitana di Bari, richiamando l’attenzione sui grandi cambiamenti che hanno visto una vera e propria evoluzione della criminalità organizzata.«La mafia – chiarisce subito Vallone – si è internazionalizzata moltissimo e ormai lavora soltanto in modalità transnazionale. La ndrangheta calabrese, ad esempio, è leader mondiale nel traffico di cocaina come quella albanese ne è broker e la trasporta dall’est. Quelle pugliesi, poi, ricevono e distribuiscono le grandi quantità per le loro operazioni locali e ne traggono grande beneficio».Ad una criminalità organizzata che ha colto in pieno il senso economico della globalizzazione deve corrispondere una risposta degli Stati, ad altrettanto carattere internazionale. Spiega ancora il direttore della Dia: «La mafia oggi è solo in sommersione, come diceva Falcone, ma è ancora più pericolosa. Non mette più le bombe per far saltare in aria le auto dei magistrati ma prova a prendere spazi nell’economia legale. Serve una risposta internazionale per contrastare tutto questo».