Avvocata, scrittrice, imprenditrice ma ancor prima donna sensibile e con un’umanità rilevante. Annalaura Giannelli, originaria di Brindisi, classe ‘70, ha un timbro di voce squillante e l’accento salentino. Le sue parole corrono veloci e ascoltarla dà carica ed energia. Una vitalità, la sua, che si manifesta in tante forme e tutte rimandano all’apertura e al sostegno verso il prossimo, che siano animali, ambiente o chi non ha voce e si trova in difficoltà. Parte proprio da qui il progetto di moda etica “Voiceat”, un brand tutto made in Italy attraverso il quale, in parte, si sostengono anche associazioni che si occupano di donne vittime di violenza e abusi. Non solo, un fashion pieno di contenuti da scoprire e interpretare e sui quali riflettere.
Una bella sfida, dopo venticinque anni di avvocatura alle spalle, immersa tra i tanti fascicoli a tema diritto di famiglia, donne maltrattate e anche consulenze per grandi aziende del distretto salentino. Quale è stata la vera motivazione che l’ha spinta verso questa avventura professionale?
«Sono stata per molto tempo consulente legale per aziende di loghi di lusso del territorio, mi sono occupata delle criticità di questo segmento e vedevo tutto solo in chiave giuridica, tra contratti e patti di riservatezza per esempio. Poi la riflessione che mi ha portata a fare un cambio di posizione: la moda è immediata, una missione che tiene alta l’attenzione su temi importanti, quindi perché non puntare alla produzione?». Annalaura oggi fa impresa e il risultato sono originali borse e pochette, felpe, t-shirt, portachiavi di lusso per uomo e donna; un lavoro affascinante e difficilissimo.
Quattro libri all’attivo. C’è anche la passione per la scrittura alla base di questa scelta. È così?
«Si, dal mio ultimo romanzo “Il segreto della Maddalena” (Les Flaneurs Edizioni). Ho voluto evidenziare una forte ingiustizia storica, quella su Maria di Magdala, considerata una peccatrice redenta, riabilitata solo dopo secoli dal Concilio Vaticano II. Bene, l’immagine della Maddalena compare sulla shopping bag di “Voiceat” e dà così voce alle donne discriminate».
Un lavoro di penna che diventa quindi immagine, potenza comunicativa e veicolo per restituire dignità. Come le è venuto in mente?
«È stato grazie al ritrattista andaluso José Maria Pena. Dopo aver letto il libro mi ha regalato una tela che raffigura la Maddalena. Non era una prostituta ma una donna nobile e pura».
L’impresa della Giannelli, a conferma della sua validità, ha da poco ottenuto un finanziamento di 40mila euro da “crowdfunding” con l’accompagnamento della Fidit.
Un sostegno che diventa stimolo per andare avanti. Oggi il mondo imprenditoriale ha bisogno di contributi. Bari le è accanto?
«Sono grata a questa città, intercetta prima di altre le novità».
Annalaura tiene la barra dritta, tra colore e sostenibilità e per la stagione estiva 2024, sulla nuova bag appare l’immagine del cavalluccio marino, una creatura a rischio di estinzione a causa della graduale scomparsa del suo habitat dovuto al cambiamento climatico. La Giannelli è felicemente sposata, vive a Lecce e viaggia di continuo. Un vulcano di idee. Il 29, al Teatro comunale di Nardò affronterà il tema del “contrasto alla violenza di genere tra repressione e prevenzione”.
In primavera presenterà il suo brand, con dei “temporary shop”, a Roma e Firenze. Da chi ha ereditato questo temperamento?
«Da mia madre, una donna dedita all’associazionismo, soprattutto durante la sua lunghissima malattia; il tumore non le ha poi lasciato scampo ma il suo insegnamento è stato un esempio per me. La ricordo nel mio primo romanzo “di terra e d’anima” (ediz. Adda)».
Lavorare sulla prevenzione quindi, che sia per il corpo o per l’anima, per aiutare le donne contro ogni sorta di violenza, iniziando da quella psicologica. Un esempio?
«Penso alla povera Giulia Cecchettin; se avesse avuto più strumenti di difesa, più attenzione, più vigilanza e prudenza forse non sarebbe più uscita con il suo ex. Sono comunque necessarie leggi più severe a riguardo».
L’intraprendente Annalaura continua a ricevere riconoscimenti per il suo impegno sociale, uno su tutti il “Premio ArmoniosaMente”, consegnatole proprio a Bari al Museo Civico ad iniziativa anche dell’associazione Gabriel, una Odv per l’umanizzazione delle cure in oncologia.
Il sito del brand della Giannelli è www.voiceat.it.