Un immobile di 75 metri quadrati – con relativi viale e piazzale, ingresso con struttura in ferro e recinzioni in conci di tufo – è stato demolito all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto.
La demolizione è avvenuta a seguito di una sentenza del Tar di Lecce che ha dichiarato definitivamente illecite le opere, rigettando il ricorso della proprietà contro l’ordinanza di abbattimento del gennaio 2023.
Le opere realizzate lungo la costa di Punta Penna Grossa, tra Brindisi e Carovigno, ricadevano anche nella Zona speciale di conservazione di Torre Guaceto Macchia San Giovanni.
Come viene evidenziato in una nota del consorzio, per la precisione, «la proprietà ha omesso di richiedere l’autorizzazione a costruire». Per quanto concerne la casa, invece, «è stato dimostrato con fotografia aerea dell’Istituto geografico militare del 1972, assurta come prova giudiziale, che l’immobile non era ancora stato costruito, quindi che era del tutto abusivo poiché dal 1967 in poi non era più possibile edificare fuori dal centro urbano senza le dovute autorizzazioni».
Dalla riserva naturale fanno sapere che «la costante sorveglianza dell’area protetta, il lavoro documentale svolti dal Consorzio e l’attenzione dimostrata dal Comune di Carovigno con l’emissione dell’ordinanza di abbattimento, hanno permesso di riportare alla natura protetta superfici che le erano state sottratte».