Un casolare abbandonato, che si trova nel territorio della riserva naturale di Torre Guaceto, era stato trasformato in un deposito di rifiuti, anche speciali.
A scoprirlo è stato il personale del Consorzio di gestione di Torre Guaceto nell’ambito di una serie di controlli effettuati anche con l’impiego di droni che ora, anche grazie alle indagini che sta svolgendo la polizia provinciale di Brindisi, potrebbero aiutare a identificare i responsabili.
La scoperta è avvenuta nell’ambito dell’ordinario servizio di monitoraggio della riserva a opera del personale del Consorzio di gestione di Torre Guaceto.
L’ente parco ha segnalato alle forze dell’ordine e alla polizia provinciale quanto rinvenuto. Si attende la conclusione delle indagini e le disposizioni dell’Autorità preposta affinché possano essere ripristinati gli standard di protezione della riserva.
«Stiamo portando avanti una serie di attività per l’intensificazione del controllo della zona agricola della riserva», spiega il direttore del Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Alessandro Ciccolella, sottolineando come «l’efficace sistema integrato di droni e telecamere che controllano la parte marina e quella terrestre per 24 ore al giorno, il monitoraggio che svolgiamo sul campo e le nuove regole del Piano di Gestione ci permetteranno di tutelare sempre maggiormente l’area protetta».