Torchiarolo si è svegliata ieri in silenzio, schiacciata da un dolore troppo grande per essere descritto.
Tre giovani vite — Luigi, Sara e Karina — si sono spente nella notte di sabato in un terribile incidente stradale sulla litoranea che collega Lendinuso al centro abitato, lasciando un vuoto profondo in una comunità che ora si stringe attorno alle famiglie colpite dalla tragedia. Giovani semplici, spensierati, che lavoravano e trascorrevano le giornate nel piccolo centro senza immaginare che la loro vita si sarebbe spezzata così tragicamente in un sabato sera.
La vita adulta appena iniziata
Erano tutti giovanissimi, con sogni, passioni e vite appena iniziate.
Luigi aveva 22 anni, lavorava nell’azienda agricola della sua famiglia, legato alla terra e al lavoro che conosceva da sempre.
Sara, 21 anni, determinata e solare, era impiegata in un’azienda di infissi del territorio, che ha annunciato la chiusura fino a data da destinarsi per il grave lutto. Aveva frequentato a San Pietro Vernotico l’Istituto Tecnico Commerciale “Nicola Valzani” e le immagini parlano di una ragazza allegra, benvoluta da tanti.
Karina, invece, aveva solo 21 anni ed era originaria dell’Ucraina. Viveva stabilmente a Torchiarolo da quando nel suo Paese era scoppiata la guerra. Accolta sin da bambina da una famiglia del posto, era cresciuta tra due mondi: l’Ucraina e la Puglia, con il cuore radicato nella comunità che l’aveva accolta e che ora piange la sua scomparsa.
Karina lavorava in un bar del posto, ed era benvoluta da tutti per la sua gentilezza e la determinazione con cui affrontava la vita.
Il momento straziante
I suoi genitori adottivi, che l’hanno cresciuta sin dall’età di otto anni, sono stati tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente. Lo hanno fatto seguendo un messaggio di emergenza giunto sui loro cellulari, un Sos forse inviato negli ultimi disperati istanti. Mai, però, avrebbero immaginato di trovarsi di fronte a una scena tanto devastante: la Porsche su cui viaggiavano i tre ragazzi era finita contro un albero, incendiandosi. Per i giovani non c’è stato nulla da fare. Sono morti tra le fiamme.
La comunità è incredula, sconvolta. I messaggi di cordoglio e commozione si moltiplicano sui social, tra chi li conosceva personalmente e chi semplicemente si sente toccato da una tragedia che ha spento tre futuri, tre promesse, tre storie.
Torchiarolo si stringe in un abbraccio collettivo, cercando conforto nella memoria e nella solidarietà. Perché non ci sono parole che possano bastare quando a morire sono ragazzi così giovani, pieni di vita, che volevano trascorrere un sabato sera di divertimento.