A giugno scorso erano stati sorpresi a commettere un furto nelle campagne di Francavilla Fontana e avevano ferito, con un colpo di pistola, il bracciante agricolo che aveva contattato le forze dell’ordine.
Quattro persone, tre uomini e una donna di età compresa tra i 19 e i 52 anni, sono state arrestate stamattina dai carabinieri della locale compagnia con le accuse, contestate a vario titolo, di furto aggravato in concorso, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Uno degli arrestati era già detenuto per altra causa.
Le indagini sono partite dopo un furto commesso il 13 giugno scorso nel fondo di proprietà di un’azienda agricola. Ad agire furono, stando a quanto emerso, due persone (una delle quali era già agli arresti domiciliari) che furono sorprese da un bracciante e da altri che tentarono di bloccarle e contattarono i carabinieri.
In quella circostanza, gli autori del furto minacciarono il bracciante e si diedero alla fuga per poi tornare, insieme ad altre due persone – una delle quali armata -, ed esplodere un colpo di pistola in direzione della vittima che venne colpita alla coscia destra, all’altezza dell’inguine, riportando ferite guaribili in 30 giorni.
A conclusione delle indagini, i carabinieri hanno ricostruito i ruoli di ognuna delle persone arrestate e hanno accertato che l’azione era stata pianificata come «ritorsione», scrivono i militari in una nota, per aver ostacolato il furto.
I carabinieri, nel corso delle perquisizioni effettuate stamattina a carico degli arrestati, hanno trovato tre pistole, due delle quali con matricola abrasa, 37 cartucce, parti di un’altra pistola, strumenti per la decodifica delle centraline delle auto, un Jammer (strumento destinato alla captazione e disturbo di sistemi di intercettazione ambientali), oltre a cocaina e sostanze da taglio.