Mancano almeno 32 medici del 118 nell’Asl di Brindisi e la direzione generale ha ridotto alcuni servizi in provincia. La nuova riorganizzazione dell’emergenza territoriale comunicata dall’Asl di Brindisi prevede dal prossimo primo giugno la chiusura del Punto di primo intervento (Ppit) di Cisternino (Brindisi) dove si registra un numero di accessi inferiori a seimila utenze. Resta attivo lo stesso servizio Ppit solo di notte e nei festivi a San Pietro Vernotico (Brindisi). Servizi essenziali come guardia medica e 118 non subiranno interruzioni. Il piano è stato comunicato dall’Asl al presidente della Regione, ai sindaci della provincia e al prefetto di Brindisi. Si tratta di provvedimenti temporanei che potrebbero essere revocati con nuove assunzioni. Ieri i sindacati dei medici Cgil, Smi, Snami, Simet e Ugs avevano lanciato l’allarme sulla mancanza di personale, inviando una lettera all’Anci Puglia per chiedere un incontro urgente ai sindaci su quella che definiscono “l’emergenza del servizio 118”, dove mancherebbero almeno 210 medici e “su un organico regionale di 535 medici ne sono in servizio 325”.