Ostuni, il “semaforo intelligente” diventa un caso: «Crea solo ingorghi e disagi ai cittadini»

Nella città di Ostuni monta la protesta di esercenti, ex consiglieri comunali e semplici cittadini, che lamentano l’inutilità, se non la dannosità dei semafori intelligenti, in particolare quello installato al centro di viale Pola, che, quotidianamente, fa andare in tilt il traffico ostunese, soprattutto negli orari di maggior afflusso di mezzi. Tante le criticità che caratterizzano questo strumento che, se in origine era nato con buoni propositi, a tutela del pedone, adesso rappresenta un vero e proprio motivo di discordia. Michele Piccirillo, presidente provinciale Confesercenti, parlando nello specifico dei problemi riguardanti viale Pola, spiega che «i tempi di elaborazione del semaforo intelligente, sono molto lenti, con la conseguente creazione di file interminabili di automobili con il motore acceso. Questo provoca inquinamento, respirato da pedoni e commercianti e con il caldo è peggio, perché l’aria diventa irrespirabile». Inoltre, denuncia Piccirillo, «l’attraversamento pedonale, se non viene azionato attraverso il posizionamento della mano sul display, non dà la possibilità al pedone di attraversare. Una soluzione poco igienica, in tempi di post pandemia». La soluzione sarebbe quella di «spegnere questi semafori presunti intelligenti».

Inoltre, conclude Piccirillo, «riteniamo che il costo complessivo dell’opera sia stato eccessivo, anche perché i lavori a nostro avviso non sono stati eseguiti a regola d’arte, in quanto i cavi sono stati interrati a circa 1 cm e, durante i prossimi lavori di ripristino dell’asfalto, ovviamente, i fili verranno tranciati dai macchinari».

Angela Matarrese, ex consigliere comunale, invece, afferma: «Il semaforo intelligente sta creando una congestione del traffico non indifferente. Se la strada a doppio senso è molto frequentata, quella parallela e a senso unico, invece, è poco frequentata. Si creano, quindi, delle paradossali situazioni, con file di decine di automobili su viale Pola e nessuna nella strada parallela».

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