Sarà inaugurata il 27 giugno prossimo la mostra “Negli anni dell’Impressionismo. Da Monet a Boldini: artisti in cerca di libertà” nel castello normanno-svevo di Mesagne.
In esposizione ci sarà anche uno dei dipinti della serie Ninphees di Claude Monet.
La mostra è curata da Isabella Valente, docente di storia dell’Arte contemporanea all’Università degli studi di Napoli “Federico II”, e organizzata da Micexperience Rete di Imprese, assieme a Regione Puglia e Comune di Mesagne e, in ottemperanza al protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art“.
«Le ninfee rappresentano uno dei soggetti più emblematici» di Monet, «esaltando la sua tecnica e la sua ricerca sulla luce e sul colore», spiega il presidente di Micexperience Rete di Imprese, Pierangelo Argentieri. «Ecco perché – aggiunge – proprio alla Grande mostra che tra poco inaugureremo nel castello di Mesagne le Ninphees di Monet non possono mancare».
Lo scorso anno, nella stessa location, Micexperience Rete di Imprese realizzò una mostra dedicata alla storia dell’arte italiana tra arte medievale ed espressioni artistiche contemporanee emerse nel Belpaese dal XIV al XX secolo, per “celebrare” il G7 che fu ospitato in provincia di Brindisi dal 13 al 15 giugno del 2024. Per il 2025 la scelta è ricaduta sugli impressionisti. Da qui anche la scelta di opere di Monet.
Gli studiosi di questo artista parlano di un autentico ciclo visto che si tratta di “una serie di circa 250 dipinti, che dimostrano la sua dedizione al soggetto e la sua capacità di cogliere la bellezza della natura in ogni sua sfaccettatura”. Ed è stato altresì sottolineato che le ninfee di Monet sono caratterizzate dalla sua attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda la luce e i riflessi sull’acqua, che catturano la bellezza effimera del momento.